L'Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (UCEA) appartiene
al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Conserva un
archivio cartaceo di dati meteorologici la cui raccolta ebbe inizio
più di un secolo fa. La prima trascrizione di questi dati
su supporto informatico fu fatta a cura dell'ENEA negli anni 1983-1987;
furono trascritte le annate più recenti delle stazioni
più ricche di dati, globalmente dal 1950 al 1985. In seguito
la trascrizione fu portata avanti direttamente a cura dell'UCEA,
risalendo all'indietro fino al 1862 per 13 stazioni ricche di
dati storici e coprendo il periodo successivo fino a raccordarsi
con le acquisizioni in corso, archiviate direttamente su supporto
informatico. L'UCEA ha anche la responsabilità della Rete
Agro-meteorologica Nazionale (RAN), realizzata a partire
dal 1990 dall'Agrisiel, società del gruppo IRI-Finsiel,
per conto dell'allora Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste.
La RAN è dotata di strumentazione automatica e invia i
dati acquisiti direttamente al centro d'elaborazione del Sistema
Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), in cui sono confluiti
anche i dati storici precedenti. Dal SIAN proviene una parte importante
dei dati elaborati per realizzare questo Profilo.
Il Servizio
Idrografico (SI) dell'ex Ministero dei Lavori Pubblici
fu istituito nel 1917 e raccolse una gran massa di dati meteorologici
ed idrologici attraverso un'estesa rete di stazioni di diversi
tipi (termometriche, pluviometriche, idrometriche, freatimetriche
e di misura di portata dei corsi d'acqua) fino ai primi anni '90.
Poi le sue competenze passarono al Servizio Idrografico e Mareografico
della Presidenza del Consiglio. I dati raccolti furono pubblicati
annualmente in forma cartacea negli Annali Idrologici;
solo in parte, per anni recenti, se ne fece una trascrizione su
supporto magnetico. Per questo Profilo sono stati usati
i dati giornalieri di temperatura (minima e massima) del SI appartenenti
al periodo 1951-1967.
L'Aeronautica
Militare Italiana (AMI) provvede da tempo alla rilevazione
delle grandezze meteorologiche interessanti per la previsione
del tempo e per lo studio dell'atmosfera. Nel 1981, in occasione
della smilitarizzazione del personale d'assistenza al volo, una
parte delle stazioni un tempo gestite dall'AMI presso gli aeroporti
passò all'Azienda Autonoma Assistenza al Volo per il Traffico
Aereo Generale (AAVTAG), divenuta Ente Nazionale Assistenza al
Volo (ENAV) nel gennaio 1996. Le stazioni della rete sinottica
dell'AMI forniscono valori orari o triorari che sono archiviati
in una banca dati. Per il periodo più recente, questa banca
contiene solo i dati rilevati direttamente dall'AMI, non quelli
rilevati dall'ENAV. Per questo Profilo sono stati usati
i dati sinottici triorari dell'AMI del periodo 1951-1994.
I dati storici
disponibili, in Italia ed in Europa, sulla quantità di
radiazione solare che giunge al suolo sono limitati ad un esiguo
numero di località e non molto attendibili. Solo dopo il
1990 entrarono in funzione in Italia stazioni automatiche per
la rilevazione della radiazione solare globale al suolo. Il costo
della manutenzione e la necessità di periodiche calibrazioni
dei piranometri rendono difficile garantirne la continuità
di funzionamento e l'attendibilità dei dati. Il numero
di stazioni esistente, comunque, non è sufficiente per
descrivere in modo soddisfacente la distribuzione della radiazione
solare sull'intero territorio. Per ovviare a questa carenza, l'Unità
Dati Bioclimatici e Territoriali (DBT) dell'ENEA, a partire
dal marzo 1994, ha usato un sistema di ricezione ed elaborazione
delle immagini trasmesse dal satellite Meteosat nella banda visibile
per stimare la radiazione solare globale al suolo. I valori stimati
così ottenuti sono stati inseriti, oltre che nella sezione
Radiazione, nelle schede di questo Profilo.